Lezione  N.17 del 4 aprile 2011

LA GLOBALIZZAZIONE

Per globalizzazione si definisce un insieme di fenomeni di elevata intensità e rapidità su scala mondiale, in campo economico tendenti a superare le barriere materiali e immateriali alla circolazione di persone, cose, informazioni, conoscenze e idee; con l’effetto di uniformare gli stili di vita, e le visioni ideologiche, in particolare in conformità col modello occidentale avanzato ( Europa, Giappone, Corea, Australia, Nuova Zelanda ed ovviamente  nord-America ).
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 La globalizzazione indica però allo stesso tempo un fenomeno di progressivo allargamento della sfera delle relazioni sociali sino ad un punto che sostanziali modifiche che avvengono in una parte del pianeta avranno ripercussioni, a causa di una crescente interdipendenza, anche in un altro angolo del pianeta stesso, e per giunta  in tempi relativamente brevi. La globalizzazione viene generalmente presentata come un fenomeno di origine recente, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, le cui cause più importanti stanno nell'avvio di un ciclo politico-economico nei paesi capitalisti di forte ampliamento della sfera economica privata sia all'interno che su scala internazionale e la crisi e la fine dei sistemi socialisti in Europa orientale ( in particolare di quel che fu il paese guida del sistema socialista mondiale, cioè l'Unione Sovietica). Il tutto va tuttavia inserito all’interno della rapida crescita e diffusione di nuove tecnologie informatiche applicate alle telecomunicazioni ( non per nulla chiamate World-Wide ) sia nelle attività economiche che nella vita quotidiana, in grado di ridurre drasticamente i tempi, i costi e altri ostacoli tecnici delle comunicazioni a grande distanza. Ma noi ci occuperemo solo dell’aspetto economico della globalizzazione. In questa angolazione  economico-finanziaria la globalizzazione è più precisamente un processo di integrazione economica mondiale, la quale comporta:



1.      l'eliminazione di barriere di natura giuridica ed  economica alla libera circolazione di persone, cose ma soprattutto ovviamente beni economici e titoli finanziari in generale;



2.      l'ampliamento su scala internazionale delle opportunità economiche (cioè d'investimento, di produzione, di consumo, di risparmio, di lavoro, etc.), in particolare in relazione al di prezzo o di costo di produzione delle merci da immettere in mercato;



3.      l'inasprimento della concorrenza nei settori interessati dai fenomeni suddetti, in particolare tendenza al livellamento di prezzi e costi alle condizioni più convenienti su scala internazionale o comunque più funzionali al mantenimento del controllo sui consumi;




In particolare i mercati finanziari, per la loro forma organizzativa e per la particolare natura dei titoli trattati, sono maggiormente sensibili e facilitati nella ricerca di opportunità ed hanno potuto sfruttare in massimo grado le innovazioni telematiche per soddisfare queste esigenze. Attualmente, grazie ai sistemi di contrattazione telematici, le maggiori piazze finanziarie mondiali, come New York, Tokyo, Londra e Francoforte, formano virtualmente un unico gigantesco mercato operante 24 ore su 24, a cui è possibile collegarsi in qualunque momento da qualunque parte del mondo.

 Il fenomeno della globalizzazione è molto difficile da identificare e misurare. La gran parte degli studiosi, come prima approssimazione, utilizza la partecipazione di un paese, o gruppo di paesi, al commercio internazionale. Un altro indicatore con cui si cerca di misurare la globalizzazione è la partecipazione ai mercati finanziari internazionali. Dal che i 4 pilastri della globalizzazione:

1.      Finanziarizzazione

La crescente importanza del settore finanziario nel senso che l'attività di imprese e consumatori dipende sempre più strettamente dalla possibilità di ottenere finanziamenti, e il comportamento dei dirigenti aziendali è sempre più condizionato dalle valutazioni dei mercati finanziari e degli intermediari finanziari globali.

2.      Dematerializzazione

La rivoluzione telematica comporta che fattori immateriali quali l'informazione, la conoscenza tecnica e le capacità personali assumono un'importanza preponderante per il successo e l'efficienza in ogni campo dell'attività umana, e nella crescita economica, a scapito dei fattori materiali (materie prime, territori, impianti e macchinari) ritenuti fondamentali in passato.

3.      Ipercompetizione

Inasprimento della concorrenza nei settori esposti alla globalizzazione, allargamento geografico dell'arena competitiva, perdita d'importanza della collocazione geografica e delle sue caratteristiche specifiche sociali, culturali ed economiche, accorciamento dell'orizzonte temporale su cui i dirigenti d'azienda operano e vengono valutati.

4.      Globalizzazione delle organizzazioni sociali

In risposta ai fenomeni suddetti, ed in particolare alla iper-competizione e alla delegificazione, si osserva la nascita e la diffusione di organizzazioni sociali private spontanee con diffusione internazionale le quali, sfruttando le stesse tecnologie telematiche, si propongono di analizzare, controllare, contrastare o regolare i fenomeni legati alla globalizzazione.

In relazione allo sviluppo, la globalizzazione presenta aspetti molto controversi, che sono oggetto di intensa discussione sia in positivo, sia in negativo.  Notiamo quanto segue:

1.                  La crescita economica è favorita dagli scambi commerciali e finanziari  solo con i paesi ricchi in quanto essi costituiscono un mercato di sbocco per la produzione interna, e consentono di ottenere in cambio merci di qualità e capitali a prezzi più bassi;

2.                  La mobilità delle persone e l'accesso ai sistemi di telecomunicazione sono diritti civili sempre più sentiti; inoltre accelerano la formazione e il miglioramento del capitale umano favorendo anche per questa via l'innovazione tecnologica e il miglioramento delle condizioni di vita del paese;



3.                  Le risorse per lo sviluppo offerte dai mercati internazionali non danno garanzie sufficienti di essere utilizzate in maniera economicamente e socialmente equilibrata ed equa; i paesi che più si sono giovati delle opportunità offerte dall'accesso ai mercati internazionali hanno avuto tassi di crescita elevati, ma anche un aumento delle disuguaglianze sociali.